Il mio blog

Mag 27, 2016 | Racconti | 0 commenti

Christina’s world

 

L’odore di erba bruciata non l’aveva mai abbandonata in tutti questi anni, ed ora che stringeva tra le mani quella stessa erba, non riusciva ad alzarsi.

Stai lì ferma ora.

Assapora l’odore amaro.

Lei voleva tornare lentamente, anzi no, voleva correre, correre dentro.

Resta lì, lasciati accarezzare dal vento che, amico del fuoco,ti ricorda l’odore. Non ti piace più?

Quella notte non si voltò indietro, sarebbe stato impossibile continuare nella direzione opposta a quella di casa sua.

Quando decidi di scappare, a correre veloce non sono solo le gambe.

Corre veloce il respiro, il sudore, la vergogna.

Più veloce di tutti era l’odore del fuoco, che raggiunse il suo naso, ma non i suoi occhi che non volevano guardare, ma la sua anima aveva visto tutto.

Corri per scappare ed ora corri per tornare.

Fermati.

Osserva.

La casa è ferita come te.

Ma lei guardava la rinascita. L’altra casa.

Guarda bene la scala che dà sulla finestra e pensa che forse è servita anche a lui per fuggire.

O forse no.

Magari sono ancora tutti dentro al caldo, a mangiare in silenzio.

“Se Tobi ci fosse ancora avrebbe già sentito il mio odore, sarebbe già qui su di me, a leccarmi il viso.”

Però la cuccia c’è.

Forse vuota.

Magari quella notte ti ha seguita.

Tobi ti amava come nessun altro e tu hai tradito anche lui.

Il cielo grigio, come quel maledetto giorno, creava una nebbia che le impediva di vedere, da quella posizione, le luci al di là della finestra.

Li volevi spiare prima di riabbracciarli.

Tu sei diversa ora, potrebbero non riconoscerti.

Devi spiegare, usare parole, parole giuste.

Devi confessare.

I suoi occhi furono colpiti da un aquilone rosso, che, in lontananza, si gonfiava grazie al vento.

Era strappato, ferito anche lui, come lei, come la casa, come l’erba.

Lo vide e sorrise.

Era il suo aquilone.

Fai male a sorridere.

 

Racconto scritto da Maria Elena Friggione guardando il quadro.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

Non fare domande

Non fare domande

Non mi chiedere perché. Non mi chiedere come. Non mi fare domande. Lascia che tutto sia spontaneo e leggero così come è. Non gli diamo peso con i dubbi e le domande. Non mi chiedere di più. Non andare oltre il mio sguardo. Non cercare nulla oltre il mio abbraccio. Non...

Una pazzia qualunque

Una pazzia qualunque

Una pazzia per lei. "Sono qui fuori, esci" Lei apre la porta e corre lungo la via. Lo vede lontano, corre più forte. Lo raggiunge e lo abbraccia stretto senza dire una parola. "Sono qui per te. Non resistevo un minuto di più senza te" Lei lo stringe ancora più forte....

Era quello il modo migliore per non perdersi

Era quello il modo migliore per non perdersi

Chiara aprì gli occhi ed era di nuovo lì, in quel punto esatto. In quell’angolo di mondo in cui nessuno poteva immaginarla. Non era li solo con il corpo. Era lì con la sua anima. Voleva dirgli: scrivimi poesie, sognami di notte, componi canzoni per me. Fai tutto...

Categorie del mio blog

Pensieri

Racconti

Passioni

Emozioni

Per ricevere periodicamente news, novità e soprese, iscriviti alla mia newsletter

insieme

Iscriviti alla mia newsletter

Privacy

You have Successfully Subscribed!

Share This