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Giu 8, 2016 | Racconti | 0 commenti

Un giorno soltanto

Ci tornò.

Fu la macchina a guidarla li.

Anzi no.

L’istinto, il cuore, la mente e la curiosità di scoprire le sue emozioni.

Una roulette con il destino.

“Vediamo se c’è” si disse.

“Vediamo se anche lui ha avuto la mia stessa idea, il mio stesso desiderio.”

Sapeva benissimo che non poteva esserci.

Ma lei ci andò ugualmente.

A respirare profumi e ricordi.

Aveva bisogno di tornarci da sola.

Sapeva di non essere capace di sostenere ciò che l’aveva travolta.

Ed ora, dal vortice, doveva uscirne, da sola.

Lui non la aiutava.

Lui con le sue parole e i suoi gesti continuava ad essere amore pieno.

E come si fa ad allontanarsi da un amore che travolge, spazzando via, ogni ragionamento fatto insieme?

Una domanda dentro di lei: “ Può un sentimento non vissuto aumentare di intensità? ”

“Si può amare una persona così irresponsabilmente da non pensare a tutto il resto?” continuava a chiedersi Lisa, quella mattina, perché era questo che lui le faceva respirare.

Forse lui ci riusciva perché la sua anima abitava in un luogo lontano da tutto e tutti, un luogo dove non ci sono corpi, dove le persone non si feriscono, dove non si distrugge nulla, ma lei dov’era?

Lei era lì.

Di nuovo.

Da sola, però.

E ripensò alla sua richiesta: “Un giorno soltanto. Voglio viverti un giorno soltanto.”

Non lo avevano mai fatto.

Erano stati sempre attimi, minuti, secondi rubati e condivisi tra una corsa e l’altra della vita.

Ma un giorno intero insieme non erano mai stati.

Non avevano mai mangiato insieme, né bevuto un bicchiere di vino.

E’ possibile che condividendo piccoli pezzi di vita interrotti e non programmati, ci si possa sentire così?

O tutto era meno romantico di come lei lo vedeva?

Linda, però, senza dirlo e senza dirselo, restava legata.

Forse è vero che le cose bisogna dirsele, però.

Dirsi cosa si sente e da cosa ci si sente attratti.

Lui aveva un potere grande.

Lei doveva dirselo.

Doveva guardare in faccia questa sua emozione.

Un giorno soltanto.

Le piaceva l’idea di quella richiesta, ancora una volta meravigliosamente priva di una logica e di un fondamento razionale, ma semplicemente piena di loro.

Sì c’era già un loro, senza esserci una storia d’amore, perché c’erano piccoli attimi di vita insieme.

E sono quelli che restano attaccati alle anime che non riescono a dimenticarsi ed a separarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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