Il mio blog

Mag 28, 2016 | Racconti | 0 commenti

Un fuori pista speciale

Sudata.

Il respiro affannoso.

La sveglia nella testa senza aspettare che suoni.

Tutto questo di fronte a qualcosa di nuovo.

Un fuori pista della vita.

Lontano dalla routine.

Attaccata alla normalità. Lei.

Serena di fronte ai gesti noti, di tutti i giorni.

Agire.

Le piace agire.

Ma nella direzione che conosce, percorrendo strade note.

Se invece cambiano, arriva, senza che lei lo voglia, la paura.

Arrivano i dubbi, i timori, i pensieri.

E non sono pensieri colorati di luce.

Sono bui.

Inizia a pensare che tutto può accadere in sua assenza.

Che la sua presenza sia fondamentale per gestire la giornata.

Un piccolo disturbo diventa un grande ostacolo perché carico di un bagaglio pesante: l’ignoto.

C’è una linea sottile tra l’anima che ascolta la paura e l’anima che decide di continuare ad agire ugualmente.

La prima è molto meno pigra della seconda ed anche più furba.

Ha sempre paura che vinca.

Ma lei lo sa bene che la paura vince solo se lei glielo permette.

Allora si ripete che deve andare comunque e nonostante tutto.

Perché non vuole che vinca lei, la paura.

Inizia a camminare ed è felice perché sente che le gambe hanno deciso di sorreggerla.

C’è un altro ospite non invitato, però: il suo giudice interiore.

E’ il più severo che ci sia.

Inizia a ripeterle quanto sia ridicola, che fa tanto per scappare dai suoi fantasmi, ma quelli sono più forti di lei.

Le ricorda che sta facendo qualcosa di bello e che non ha motivo, quindi, di sentirsi così agitata, per cui le ripete che c’è un problema serio e la spinge in basso, rallentando i suoi passi e il suo respiro.

L’ansia aumenta perché si nutre di quei pensieri.

Ma lei continua a camminare, lenta, ma cammina.

Sente crescere il coraggio, perché sta vincendo lei, Laura.

Non la paura.

Finita la giornata si sente piena di soddisfazione.

Si ripete che questi giorni, fuori dalla quotidianità, sono ossigeno, vita, amore sia per lei che per chi resta, e benzina per programmarne altre.

Ma il giudice non l’ha lasciata sola neanche per un attimo, ed ora le ricorda che non è riuscita a godersi al cento per cento l’esperienza, perché una parte della sua anima era sempre stata impegnata a tenere a bada la paura.

E’ vero.

Aveva ragione lui.

Ma non sempre.

Intanto sei riuscita ad andare.

Ce l’hai fatta.

Questa volta.

Ed ora hai nel cuore la traccia per perderti ancora.

 

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

Prossima vita

Prossima vita

Si erano lasciati in riva al mare, lei sulla sabbia bollente, lui verso l’acqua. Non c’era più nulla da dire, si erano assaggiati, ma non si erano voluti mangiare. E quando si assaggia soltanto, la fame aumenta. Quando si assaggia non si coglie il vero sapore, oppure...

Lettere mai spedite

Lettere mai spedite

Gemma voleva che il suo corteggiamento non finisse mai. Che fosse sordo come chi non cerca risposte. Che fosse vivo come chi desidera da più profondo del cuore amare una persona in ogni istante al di là di tutto e tutti. Che fosse cieco come chi non guarda, perché...

Ho scordato

Ho scordato

"Ho scordato qualcosa nella tua borsa" le disse. "Ho cercato, ma non trovo nulla" rispose lei. "È il mio cuore" disse lui.

Categorie del mio blog

Pensieri

Racconti

Passioni

Emozioni

Per ricevere periodicamente news, novità e soprese, iscriviti alla mia newsletter

insieme

Iscriviti alla mia newsletter

Privacy

You have Successfully Subscribed!

Share This